KM 28. DISLIVELLO 980 mt.
Monteduro Garfagnolo Frassinedolo Cervarezza Casale Busana , Camping Le Fonti , Osservatorio, Fortino di Sparavalle, Baita d’ Oro, Ca di Scatola, Cerreto, Terminaccio, Monteduro
Max elevation: 1077 m
Min elevation: 709 m
La partenza è avvenuta dalla chiesa di Monteduro. Quasi di fronte dal lato opposto della strada si trovano le indicazioni per Garfagnolo e Colombaia. Transitando per questo stradello siamo così giunti sulla strada provinciale che collega Terminaccio a Costa de grassi. Poco prima di raggiungere quest’ultimo paese, sulla sinistra in ripida salita abbiamo imboccato una carraia inerbata che ci ha fatto giungere, dopo averci fatto sputare sangue nel primo tratto, ad intercettare la mulattiera che sale dalla Chiesa di Costa de grassi e che si dirige in direzione sud. Qui circa a metà vi è un punto particolarmente panoramico ove è stata eretta una croce in legno e posizionata una panchina. Tenendo sempre la traccia principale che non presentava pendenze particolarmente significative, ma che presentava alcuni tratti decisamente fangosi a motivo delle piogge dei giorni precedenti, con discesa finale sulla quale occorreva prestare attenzione, siamo così sbucati sulla strada comunale di collegamento tra Talada e Frassinedolo, quasi all’inizio di questo nucleo di case.
Proprio all’inizio del paese, abbiamo svoltato a sinistra entrando nel piccolo borgo di recente sottoposto a bel restauro conservativo ed abbiamo proseguito al termine del paese per una carraia piuttosto sassosa che ci ha portati ben presto a guadare un piccolo torrentello, ricco di acque. Tenendo dapprima la sinistra e poi la destra in ripida salita, sulla quale ben pochi sono riusciti a rimanere in sella, alternando alcuni tratti pedalati ad altri bici a mano a motivo del terreno fangoso e scivoloso, siamo arrivati in prossimità di Cervarezza, all’altezza del campo sportivo. Girato a sinistra e superato un altro torrentello abbiamo abbandonato la strada che saliva verso il paese, , a girando a sn. su piccolo stradello dapprima asfaltato, che poi è esitato in una carraia discensiva piuttosto impegnativa per il fondo accidentato e bagnato, dopo essere così discesi, siamo risaliti non senza alcuni strappi piuttosto ripidi nell’abitato di Casale di Cervarezza. Casale è in una splendida posizione e domina la valle del Secchia fino ai Gessi triassici. Dopo esserci fermati una decina di minuti a contemplare questo panorama, abbiamo proseguito svoltando a sinistra, per poi prendere immediatamente a destra, una bella mulattiera, caratterizzata dai segnavia fiammellati del Sentiero dei Partigiani, nonché dalle indicazioni per la ecomaratona del Ventasso.
Dopo circa 500 m abbiamo incontrato la fresca fonte alla quale ci siamo abbeverati, per poi proseguire, sempre con splendidi panorami sulla valle del Secchia, avvicinandoci progressivamente a dominare la sua confluenza con il torrente Ozola. Dopo alcuni ripidi strappi finali siamo giunti in prossimità di Busana e svoltando a destra abbiamo raggiunto la strada principale in prossimità del bar e della farmacia. Al bar ci siamo serviti di caffè e cappuccino con grande gioia di Beppe che attendeva da mesi questo importante momento. Ripartiti in direzione sud, Passo del Cerreto, poco prima di intercettare la statale 63, abbiamo girato a destra in via Colonna, giungendo così sulla statale 63 più o meno di fronte allo stradello con indicazioni albergo Il Castagno. Abbiamo girato a destra in direzione nord e dopo poche decine di metri abbiamo effettivamente svoltato a sinistra imboccando lo stradello asfaltato che, dopo avere costeggiato la ormai terminata caserma del Corpo Forestale dello Stato, è diventata ghiaiata e, dopo aver intercettato il bivio per le pendici del Ventasso, girando a destra in discesa ci ha fatto raggiungere il Camping Le Fonti.
Dal Camping Le Fonti siamo risaliti e abbiamo raggiunto il parco divertimenti di cerwood, ed attraverso il suo stradello ghiaiato, siamo nuovamente pervenuti sulla strada bianca per l’osservatorio Astronomico di Cervarezza, che abbiamo successivamente raggiunto e dove ci siamo brevemente rifocillati. Abbiamo proseguito successivamente sempre sul crinale spartiacque tra Secchia ed Enza a raggiungere la strada per Ramiseto passo di Lagastrello ormai in prossimità della statale 63. Qui abbiamo girato a sinistra per raggiungere poco dopo a destra il sentiero che ci avrebbe condotto con alcuni strappi moderati a raggiungere il Fortino di Sparavalle e da lì, evitando l’ultimo tratto particolarmente sinistrato per buche e fosse d’acqua siamo tornati sulla statale 63 circa 300 metri prima del bivio per la strada comunale di Frassinedolo. Immediatamente dopo il bivio per Frassinedolo, abbiamo imboccato sulla destra una traccia di carraia in ripida discesa, tramite la quale abbiamo raggiunto una più ampia mulattiera, piuttosto umida per le piogge recenti, girando a sinistra sulla quale siamo pervenuti ad un bivio successivo al quale abbiamo tenuto nuovamente la sinistra con indicazioni Baita d’oro. Raggiunto questo ristorante abbiamo fatto acqua alla fonte dirimpettaia, siamo tornati sulla statale 63 e abbiamo imboccato lo stradello ghiaiato che conduce ai ripetitori che si trovano sul colle dirimpettaio. Di li in discesa abbiamo raggiunto la strada asfaltata per Ca’ di scatola, che abbiamo raggiunto girando a sinistra. Al termine del paese di Ca di scatola, girando a destra siamo transitati sulla bella ghiaiata che conduce a monteduro. ma, dopo circa un chilometro e 200 metri, al termine di una piccola salitella, abbiamo imboccato una evidente carraia sulla sinistra in discesa ed abbiamo così raggiunto la forestale di collegamento tra Ca’ del Rosso, situato sulla strada di collegamento tra Ca’ di scatola e Groppo e Cerreto di Castelnuovo. Girando a destra abbiamo raggiunto quest’ultimo piccolo paese, e li abbiamo nuovamente girato a destra in salita a raggiungere la statale 63. Abbiamo proseguito in discesa sulla statale 63 e, ormai in prossimità nel paese di Terminaccio, abbiamo svoltato a destra sua evidente mulattiera, di recente spianata, attraverso la quale siamo ritornati sulla statale 63, a poche decine di metri dal bivio per la chiesa., che abbiamo rapidamente raggiunto, terminando così il giro.