IL PERIPLO DEL COMUNE DI REGGIO PER CICLABILI E CARRAIE

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Il periodo COVId è stato caratterizzato da diverse restrizioni nelle libertà di movimento dei cittadini, giustificate dalla necessità di contenere la diffusione del contagio di questo temibile virus. Per chi come me abita a Reggio Emilia città ,nel periodo Arancione ( caratterizzato dal divieto di uscire dal proprio comune ) e non era prevalentemente abituato a girare nel proprio comune ovviamente previlegiando la montagna e la collina , si è creata la necessità e forse anche la opportunità , di cercare percorsi fuori dal traffico e possibilmente con tratti offroad , all’ interno del comune. Ed effettivamente ho potuto toccare con mano come le opportunità siano molte , anche se ovviamente i tratti offroad, talora collocati in prossimità o sugli argini dei torrenti diventano problematici nei periodi piovosi a causa del fango, anche se è raro trovare la argilla pura della nostra prima collina. Il giro che propongo è praticamente una circumnavigazione del comune di Reggio Emilia che consente di girare quasi per il 60% fuori strada pressochè costantemente al di fuori del traffico della città, offrendo anche scorci interessanti di campagna . Dopo avere provato diverse varianti, il giro riportato che misura circa 62 Km ( dipende ovviamente da dove si parte ) con un dislivello minimale intorno ai 240 m. è stato da noi percorso dopo una nevicata e pertanto abbiamo potuto fare assaggiare alle nostre ruote la prima neve di stagione

Total distance: 62636 m
Max elevation: 217 m
Min elevation: 129 m
Download file: circunavigazione di reggio per argini.gpx
IL GRUPPETTO LUNGO L’ ARGINE DEL RODANO

Ci siamo ritrovati al ponte situato in fondo a via Tassoni, che collega le 2 ciclabili lungo Crostolo e da li ci siamo diretti verso la Vasca di Corbelli tenendo dapprima la ciclabile della dx. idrografica fino al ponte di Rivalta, a motivo della usuale minor presenza di pedoni. Giunti in prossimità della Vasca di Corbelli, in prossimità di un maneggio , abbiamo girato a dx. in direzione della statale 63 e dopo averla attraversata abbiamo cominciato a percorrere la ciclabile ben segnalata che circonda l’ abitato di Rivalta , entrando così nel parco del Modolena. Da lì abbiamo continuato a seguire le indicazione del Parco del Modolena e dopo avere superato in sottoposso la provinciale per Montecavolo e superato un ponticello di legno , abbiamo percorso un divertente tratto boscoso ( detto il bosco della Cavalla ) per raggiungere dapprima Villa Levi e successivamente l’ abitato di Coviolo in prossimità della chiesa.

VERSO VILLA LEVI

La ciclabile continua dietro al cimitero di Coviolo , dapprima come larga ghiaita e successivamente come simpatico single track proprio a picco sull’ argine fino al guado del torrente che , seppure sistemato con grosse pietre per consentire il passaggio, in periodi di piena potrebbe presentare non poche difficoltà. Passati dall’ altra parte la ciclabile continua sul lato opposto della strada provinciale che collega Coviolo alla Roncina.

IL GUADO DEL MODOLENA : SOLO BRUMOTTI POTREBBE FARLO IN SELLA

Abbiamo proseguito sulla ciclabile in direzione Roncina e giunti sulla provinciale per Cavriago abbiamo deviato a sn. sulla spaziosa ciclabile. Il percorso Modolena in realtà proseguirebbe dirimpetto alla via che abbiamo appena percorso, ma è stato parzialmente sbarrato dal Campo Nomadi del Modolena e quindi è più agevole aggirarlo. Percorsi circa 400 m su questa ciclabile, fastidiosi per il traffico della provinciale, in corrispondenza di un distributore di benzina si attraversa la strada e si imbocca via Perotti . Dopo avere attraversato la linea ferroviaria Reggio Ciano si raggiunge un piccolo nucleo di case ove la strada finirebbe . Si imbocca pertanto una carraia sulla sn. che aggira i caseggiato e riporta sull’ asfalto a valle degli stessi ed in prossimità di un ponte che ci riporta sulla dx. idrografica del Modolena e ci consente di riprenderne il percorso tracciato . Dapprima per asfalto e poi su suggestiva carrareccia la ciclabile ci porta così all’ attraversamento della via Emilia da effettuarsi con cautela sulle strisce pedonali che ivi sono collocate.

LA CICLABILE DEL MODOLENA

Attraversata la via Emilia si imbocca via Marx in direzione Roncocesi , ma , dopo avere affrontato il cavalcavia che supera la ferrovia si gira ad angolo acuto a sn. ad imboccare via Ancini , strada a fondo cieco che termina al campo nomadi di via Ancini. Qui si risale sull’ argine della dx. idrografica del Modolena fino ad intercettare in prossimità di un ponticello via Villana che , a sn. prende il nome di via Felesino ( la nostra direzione )

SULL’ ARGINE DEL MODOLENA

In questo tratto è possibile osservare circa a metà la confluenza nel Modolena , sulla sua sn. idrografica, del torrente Quaresimo . Abbiamo poi proseguito su via Felesino che poco dopo piegando a dx. segue l’ argine del canale San Silvestro proveniente da Cavriago. Si giunge così in prossimità di un ponte che consetirebbe di superare il canale e dirigersi verso Cella. Qui però abbiamo tirato diritto ignorando i segnali di strada a fondo cieco, superando in sottopasso l’ autostrada e l’ alta velocità e seguendo le indicazioni del canile comunale. Poco prima del canile però abbiamo trovato una nuova carraia che piega a sn. in direzione di un casolare in stato di abbandono. Piegando ancora a sn. abbiamo nuovamente raggiunto l’ argine del canale San Silvestro in prossimità di un ponticello. Qui la scelta era quella di pedalare sull’ argine della dx. idrografica del canale che , di li a breve, si sarebbe buttato nel Modolena o percorrere la più invitante carraia che ne costeggiava dal basso l’ argine stesso . La nostra scelta,avendo già percorso in precedenza l’ argine , è stata quella della carraia bassa, che ,dopo poco, girando a dx. ci ha poi consentito di raggiungere l’ argine della sn idrografica del Modolena , dal quale abbiamo poi raggiunto un ponticello che ci ha consentito di passare sull’ argine dirimpettaio ( indicazioni per Reggio) e pedalarlo in direzione della confluenza del Modolena stesso con il torrente Crostolo

ULTIME PEDALATE PER SALIRE SULL’ ARGINE DEL CANALE SAN SILVESTRO
SULL’ ARGINE DEL MODOLENA VERSO LA CONFLUENZA CON IL CROSTOLO

Poco prima della confluenza abbiamo deviato a dx. in direzione di un fabbricato agricolo in quanto alla confluenza non sarebbe stato possibile passare . Raggiunto il casolare, abbiamo imboccato la sterrata che ci ha consentito di salire sull’ argine del Crostolo e continuare a pedalarvi fino a raggiungere il ponticello ciclabile in prossimità della frazione di Sesso.

LA CICLABILE DELLA SN. IDROGRAFICA DEL CROSTOLO

Superato il ponticello abbiamo proseguito girando a sn. sull’ argine della dx. idrografica per circa 500 mt. per poi scendere in prossimità di un sottopasso e raggiungere l’ asfalto su via Brodolini . Qui abbiamo tenuto la sn. e svoltato subito dopo a sn. su strada minore con cartello di fondo cieco. In realtà lo stradello che ben presto diventa ghiaiato consente di superare in sottopasso ancora la autostrada e l’ alta velocità e raggiungere così via 9 Martiri che in fondo è chiusa da una catena metallica . Subito dopo abbiamo girato a sn. per via Betti che poi , seppure chiusa da catena , piega a dx. in direzione della strada principale per Cadelbosco e Castelnovo Sotto. Attraversata questa strada in corrispondenza di una rotondina , si imbocca di fronte via Tirellli che esita poi in ciclabile , attraverso la quale si raggiunge dapprima via Zingaretti ( il poeta e non l’ attore od il politico) e da lì via Salimbene da Parma , sulla quale si piega a sn. Si prosegue su questa stradicciola che è anche fiancheggiata da ciclabile e , dopo avere superato l’ agriturismo ” Il Bove” , si piega sulla dx. per via SS. Grisanto e Daria.

IL SUGGESTIVO PAESAGGIO INNEVATO CI HA A LUNGO ACCOMPAGNATO

Abbiamo così raggiunto l’ area industriale di Mancasale e tenuta dapprima la sn. in via Boetti, abbiamo poi girato a dx. in via Casorati, e successivamente a sn. per via Calvi di Coenzo e successivamente ancora a sn. per via Raffaello Sanzio che abbiamo percorso fino in fondo ad imboccare la ciclabile sulla quale abbiamo girato a dx. a costeggiare l’ ultimo grande complesso industriale della zona per raggiungere così la strada principale per Novellara Guastalla . La abbiamo attraversata e siamo così transitati su via Borghetto ormai in prossimità della frazione di Pratofontana . Raggiunto il centro abbiamo girato a dx. per via Spagni , e successivamente, superato il cimitero abbiamo tirato diritto per via Cammellini . Poi in prossimità di una prima curva a sn. abbiano proseguito ancora diritti imboccanto lo stradello ghiaiato di accesso di una casa , a fianco della quale tuttavia lo stradello è esitato in divertente carraia attraverso la quale siamo giunti sull’ argine del torrente Rodano.

APPENA SALITI SULL’ ARGINE DEL RODANO

Evitando poco dopo le indicazioni di girare a dx. a superare su grazioso ponticello il Torrente e dirigerci così verso la zona di Reggio dello stadio Mapei , abbiamo proseguito sull’ argine del Rodano a raggiungere la strada provinciale Reggio Massenzatico ormai in prossimità del sottopasso dell’ autostrada e dell’ alta velocità. Poco prima del sottopasso abbiamo girato a sn. per via Pinotti che girando a sn. in prossimità di un nucleo rurale si è poi trasformata in carrareccia ( via Cilloni) e ci ha consentito di raggiungere così via Beethoven ove abbiamo ritrovato l’ asfalto e , sul lato opposto della strada la ciclabile con la quale abbiamo superato sul cavalcavia ancora autostrada ed alta velocità.

SU VIA CILLONI IN DIREZIONE DI VIA BEETHOVEN

Alla rotonda dopo il cavalcavia abbiamo girando a sn. per via degli Azzarri ( indicazioni Masone) e, ignorato , ma valida alternativa, la ciclabile per Gavassa sulla dx. abbiamo proseguito su questa via fino ad intercettare via Fleming che abbiamo imboccato girando a dx. Ormai in prossimità della chiesa di Gavassa abbiamo girato a sn. seguendo parzialmente la ciclabile in direzione del cimitero , per poi abbandonarla rimanendo su via Montagnani Marelli a superare su cavalcavia la linea ferroviaria e dopo avere transitato di fianco alla latteria di Villa Curta raggiungere la via Emilia circa alla altezza del Mauriziano. Qui abbiamo proseguito sulla ciclabile che aggirato il Mauriziano supera il Rodano su passerella di legno e raggiunge via Gattalupa , dove si riprende nuovamente la ciclabile che costeggia il Rodano per superarlo al parco delle. acque chiare . Da li abbiamo proseguito sempre su ciclabile per via Monti e da via Monti verso la rotonda delal strada per Scandiano che si supera con sottopasso ciclo pedonale. E così abbiamo completato l’ anello ed abbiamo girato le ruote ciascuno verso la sua casa

ALLARGANDO IL GIRO TRA CODEMONDO ED IL GHIARDO SI PUò AFFRONTARE UN. GUADO DEL QUARESIMO
DALL’ ARGINE DEL RODANO GIRANDO A DX. SI SUPERA SU PONTICELLO IN PIETRA A RAGGIUNGERE L’ AREA STADIO
CON IL COMPLETAMENTO DEGLI ULTIMI TRATTI LA CICLABILE DEL CROSTOLO CONSENTE IN QUALSIASI STAGIONE DI ARRIVARE FINO AL PARCO PINETA E DA LI ATTRAVERSANDO IL PARCO ANCHE FINO A LA VECCHIA ED ANCHE UTILIZZANDO UNA IBRIDA O UNA GRAVEL
UNA PARTE DEL GRUPPO
SULLA CICLABILE DEL PARCO DEL MODOLENA