UN SIMPATICO ANELLO TRA LE VALLI DI ROSSENNA COGORNO SCOLTENNA E MOCOGNO
Gombola Fondovalle dx. Rossenna Frassineti Cogorno Miceno Castello di Montecuccoli Renno di Sopra Renno di Sotto Ponte di Olina Pian della Valle Vaglio Lama Mocogno Mocogno Cadignano Montecerreto Pianorso Palagano Maranello Gombola
Max elevation: 879 m
Min elevation: 393 m
Abbiamo posto l’ auto al parcheggio del Cimitero di Gombola. Ci siamo poi diretti verso il paese , ma prima del ponte sul Rossenna abbiamo girato a sn. in salita per via San Michele e poi a dx. in prossimità della chiesa proseguendo in direzione sud lungo il fondovalle di dx. del torrente. La strada , piacevole e per nulla trafficata alterna diversi su e giù fino a raggiungere un bivio , al quale abbiamo svoltato a dx. in ripida salita ( via Monteforco indicazioni x santuario di Santa Rita). Dopo avere messo i rapporti più agile per superare pendenze anche superiori al 15%, al bivio successivo abbiamo girato a dx. in discesa ( via Molino Battistoni indicazioni Frassineti). Raggiunto e superato il torrente Cogorno abbiamo dovuto affrontare una nuova impegnativa risalita fino a raggiungere il borgo di Frassineti , ove ci siamo immessi sulla strada provinciale Polinago Pavullo. In prevalente discesa siamo nuovamente giunti a valicare il torrente Cogorno in prossimità della case dell’ omonimo paese.
Qui abbiamo proseguito sulla provinciale che inizialmente ha seguito la dx, idrografica del torrente con pendenze contenute e poi dopo averlo nuovamente superato ha cominciato a salire con ampi tornanti verso verso le case di Miceno. Superate le case di Miceno abbiamo continuato a salire ,ma nel momento in cui la strada avrebbe cominciato a scendere in direzione di Pavullo , abbiamo svoltato a dx. dapprima in leggera discesa e poi in risalita per via Pratolino con bella visuale sul Cimone e sulla Valle dello Scoltenna. Abbiamo quindi proseguito su via Pratolino , superando il bivio sulla dx. per Caluppo e dopo avere imboccato una veloce discesa , superato un capannone agricolo sulla nostra dx. dopo circa 300 mt. abbiamo svoltato a sn. , imboccando una stradicciola asfaltata in ripida salita.
Raggiunta una casa isolata l’ asfalto è terminato e cì siamo trovati di fronte ad un trivio di carraie. Abbiamo imboccato quella di mezzo in ripida salita , ma tutto sommato, nonostante l’ umidità , poco fangosa e discretamente pedalabile , seppure con i rapporti più agili e con fatica. Dopo essere così rapidamente saliti , la carrareccia ha cominciato a spianare e ci ha consentito di raggiungere il bell’ oratorio di Ca di Chino . Abbiamo proseguito sempre in direzione sud sulla direttrice principale , ignorando al bivio successivo la deviazione a sn. con indicazione via Vandelli. Abbiamo così intercettato, ormai in prossimità del Castello di Montecuccoli , lo stradello asfaltato che sale dalla nostra dx., da via Pratolino . Lo abbiamo imboccato proseguendo in salita a sn. ed abbiamo così raggiunto rapidamente , ma non senza ulteriore fatica, il castello.
Dopo una breve sosta per ammirare il Castello , al momento non visitabile all’ interno , abbiamo proseguito sempre in direzione sud varcando una suggestiva volta ed imboccando una simpatica stradina acciottolata che ci ha portati a raggiungere una antica villa ( Ca dei Montucciani) , al fianco della quale , sulla dx. si snodava una accidentata mulattiera , che ci ha poi consentito, posando qualche volta il piede a terra , di raggiungere l’ abitato di Renno di Sopra . Attraversata la strada principale con attenzione per via del traffico , abbiamo imboccato via Pastenella , che ben presto si è trasformata in un invitante stradello ghiaiato con il quale abbiamo raggiunto Renno di Sotto in prossimità della bellissima pieve romanica , sicuramente meritevole di una visita.
Dopo la visita alla pieve abbiamo proseguito sulla strada provinciale prendendo in discesa la direzione di Sestola , ma dopo poco meno di 1 Km abbiamo nuovamente svoltato a dx. in via Sasso Rosso continuando su questa via che alternava divertenti su e giù , a costeggiare la sn. idrografica del torrente Scoltenna . Siamo così giunti al bivio per il Ponte d’ Olina , antico ed importante ponte romanico a 3 arcate sul torrente. E’ stato d’ obbligo scendere per i circa 700 mt, che ci separavano dal ponte per una breve visita. Più impegnativa è stata la risalita che ha presentato una pendenza che oscillava tra il 17 ed il 21%. Siamo così risaliti nuovamente sulla strada precedente ed abbiamo ripreso a pedalarla in direzione sud cominciando così faticosamente a risalire verso via per Acquaria . Raggiunta questa via abbiamo proseguito girando a sn. sempre in direzione sud a raggiungere Pian della Valle. Poco prima del paese abbiamo girato a dx. in direzione Vaglio riprendendo a salire a raggiungere in prossimità di questo paese la SP 40, sulla quale abbiamo girato a dx. in direzione di Lama Mocogno.
Con pendenze decisamente meno sostenute abbiamo così raggiunto la SS12 poco a monte di Lama Mocogno in prossimità della frazione de La Serra. Qui abbiamo girato a dx. in direzione di Lama Mocogno per poi girare a sn. in prossimità delle case de La Serra su via Combattenti e Reduci ad intercettare poi dopo una breve discesa la SP28 per Palagano Polinago. Scesi fino al ponte sul Rossenna dopo una breve successiva risalita abbiamo raggiunto l’ abitato di Mocogno ove presso la Trattoria “ La Vecchia Scuola “ , consigliabile, ci siamo fermati per il pranzo. Dopo la giusta sosta abbiamo ripreso sulla medeisma provinciale in direzione Palagano Polinago, tenendo poi la dx. in direzione Polinago. Raggiunto Polinago e la sua via principale, Corso Roma, in corrispondenza di un parcheggio abbiamo girato a sn. in ripida salita per via della Pieve . Raggiunte le case sparse del nucleo rurare di Casale in corrispondenza di un caseggiato agricolo abbiamo svoltato a sn. ignorando la deviazione a dx. che in breve ci avrebbe riportato sulla provinciale n° 23 di Valrossenna. Superato poi il borgo di Maranello abbiamo ripreso a scendere e così ci siamo nuovamente riportati sulla SP 23 ormai alle porte di Gombola. Superato il paese e varcato nuovamente il Rossenna , non senza avere visitato il caratteristico mulino locale , rapidamente abbiamo raggiunto le nostre auto e terminato il giro.