Compiano di Ciano Buvolo Piagnolo Vogilato Casoni Bresse Monte Piano Pineto La Strada Roncolo Maiola Donadiolla Castellaro Pozza Spoiaggi Sentiero dei Lupi Luiseto Crovara Mulino di Chichino Compiano
KM 32. dislivello 1100 m
Max elevation: 811 m
Min elevation: 274 m
L’ auto è stata parcheggiata a Compiano di Ciano, in prossimità del bivio per la località Mulino di Chichino . Abbiamo imboccato la ex SS 467 in direzione Viano per poi girare a sn superate le poche case di Buvolo in direzione Piagnolo. Abbiamo poi superato sempre su asfalto le poche case di Vogilato ed il successivo bivio, dove abbiamo tenuto la direzione diritta per Scalucchia Legoreccio. . Prima però di Scalucchia abbimo svoltato a dx. su stradello cemenatato ( indicazioni di Agriturismo – chiuso – e percorso Mtb di vetto. ) Lo stradello ci ha immediatamente costrettoa d inserire i rapporti più agili a causa della pendenza sostenuta e del fondo, che seppur cementato, si presentava piuttosto accidentato. Siamo così giunti, senza che la via desse mai un grande respiro , al bivio per l’ agriturismo .
Qui abbiamo proseguito tenendo la dx. in ripidissima ed accidentata salita. La pendenza coniugata con un terreno molto sconnesso ci ha costretto a spingere le bicicletta per un breve tratto. Successivamente la mulattiera ha attenuato le sue pendenze ed è migliorata come fondo al punto che siamo riusciti a pedalarla agevolenmente fino al borgo di Casoni di Vetto dove abbiamo ritrovato l’ asfalto. Abbiamo svoltato a sn., ma dopo circa 20 mt. Abbiamo girato a dx. su piccola strada asfaltata in discesa ( indicazioni Bresse) . Proprio al centro del piccolo nucleo rurale abbiamo poi svoltato a sn. In ripida salita inizialmente cementata , e poi sterrata , ma con fondo buono. Ignorando le deviazioni laterali, la principale delle quali , a sn. ci avrebbe condotto al borgo di Spigone, abbiamo ragginto le pendici del Monte Piano, massima elevazione del comune di Vetto con i suoi 880 mt. di altezza.
Giunti però al bivio per la vetta ( ci sarebe stato da spingere la bici per un breve tratto) abbiamo girato a sn. Aggirando così la vetta , per transitare dopo poco sulla strada asfaltata proveniente da Tizzolo Costaborga e diretta a Rosano. Anzichè scendere per asfalto, abbiamo imboccato la mulattiera per mtb sulla nostra sn. Questa si è rapidamente trasformata in single track cominciando a scendere per intercettare nuovamente l’ asfalto in prossimità della intersezione tra la strada comunale proveniente da Costaborga e la strada proveniente da Rosano. Qui, propria alla intersezione si diparte una bella carraia sulla sn, in corrispondenza di una maesta. La mulattiera supera un capannone agricolo e poi si inoltra nel bosco divenendo assai scorrevole. Gli importanti muretti a secco che ne costeggiano un lungo tratto sono la testimonianza che , in tempi passati questa doveva essere una importante arteria di collegamento tra i suggestivo borghi sparsi in queste colline.
Siamo così giunti ad intercettare l’ asfalto della strada comunale che da Casoni , Costa e Spigone conduce alla strada poco prima del bivio per Pineto. Qui abbiamo svoltato a dx. e giunti in località La Strada abbiamo svoltato a dx. su asfalto in direzione Santo Stefano di Vetto . Dopo essere saliti per un paio di tornanti abbiamo imboccato sulla sn. una stradicciola asfaltata ( via Codena) inizialmente in salita e poi caratterizzata da alcuni sue giù, fino ad arrivare ad un punto dove apparentemente da distanza la via sembrerebbe chiusa da un cancello in prossimità della località di Codena. In realtà però poco prima del cancello sulla sn. Si diparte una carraia dapprima in salita che , dopo alcuni tratti un poco accidentati scende poi rapidamente alle case di Roncolo. Qui si piega a sn. a raggiungere la strada comunale asfaltata che collega questo paesello alla strada comunale dopo avere superato Maiola . Raggiunta la strada comunale abbiamo girato a dx. a raggiungere l’ abitato, di Donadiolla Castellaro. Dopo una breve sosta al bar trattoria abbiamo svoltato a sn. Su via Pozza per poi girare nuovamente a sn. Su carraia molto rovinata all’ inizio per solchi di acqua , ma poi migliorata sia come fondo che come pendenza , raggiungendo così il nucleo rurale di Pozza.
. Superate le case ci siamo immessi sulla strada di collegamento tra questa località e La Strada riprendendo a salire. Poco prima dello scollinamento verso La Strada abbiamo però preso sulla dx. una carraia dal fondo piuttosto sconnesso, ma fondamentalmente pedalabile, attraverso la quale siamo ritornati sull’ asfalto di una strada di servizio per le Case più alte de La Strada ( via La Strada). Quasi di fronte abbiamo poi cominciato a scendere su larga carrareccia che , dopo avere piegato a sn. ed avere superato un capannone agricolo ci ha fatto secndere vertiginosamente al bordo del campo fino ad intercettare una nuova piccola strada asfaltata che da La Strada conduce e termina alle case sparse di Spiaggi . Da Spiaggi, sulla sn. Della prima casetta si diparte un sentiero contrassegnato da segnavia bianco rossi che si inoltra nella vale di Riolco, piccola e selvaggia valletta di questo rio affluente della destra idrografica del torrente Tassaro. La carraia sale e superato un bivio sulla dx. per Legoreccio spiana.
Dopo questo tratto pressochè pianeggiante, al bivio successivo abbiamo girato a sn. in
single track sul cosidetto sentiero dei Lupi. Single track molto divertente e quasi tutto
pedalabile , seppure con le dovute attenzioni . Superato poi sulla nostra dx. un successivo
bivio per raggiungere l’ abitato di Legoreccio si prosegue in single track in discesa fino a
raggiungere uno spiazzo confluenza di 3 vie (via Luiseto). Qui abbiamo preso la traccia di
sentiero segnato più a sn. che corre parallela nel suo tratto inixiale un po’ inerbato allo
stradello di servizio di una villetta. Questo pezzo di percorso, rispetto agli anni scorsi
appariva molto più rovinato e sconnesso e pertanto alcuni di noi anno con una certa
frequenza appoggiato il piede a terra . Siamo così giunti ad intercettare nuovamente l’
asfalto della strado comunale ormai in prossimità del ponte del Mulino della Piagna e aui
abbiamo svoltao a dx. in salita in direzione di Crovara. Superata la casa di recente
ristrutturata che funge da punto di ristoro ed informazioni relative al borgo ed a ciò che
resta della rocca abbiamo poi imboccato sulla dx. ( segnavia bianco rossi ) il sentiero, non
sempre agevole per il fondo assai accidentato, specie nel tratto prima del guado del
torrente Tassaro , che conduce al Mulino di Chichino e da lì velocemente su asfalto
defaticante lungo il corso del Tassobbio abbiamo raggiunto il nostro punto di partenza.