Madonna di Pietravolta – Roncadello di Sopra – Boscoreale – San Geminiano – Passo delle Radici. Passo di Lagadello San Pellegrino in Alpe Bassa del saltello Colle delle Vacche Ponte Sant Anna Sant Anna Pelago Intersezione Via Vandelli. Fondovalle Dragone Piandelagotti Roncadello di Sopra Madonna di Pietravolta
KM 51. dislivello 1600 m.
Max elevation: 1656 m
Min elevation: 975 m
Posizionato l’auto a Madonna di Pietravolta abbiamo imboccato la strada statale per il Passo delle Radici per poi abbandonarla Dopo circa 400 metri, svoltando a destra in direzione Roncadello di sopra. A Roncadello abbiamo svoltato a sinistra in direzione Piandelagotti per poi svoltare a destra al bivio per Boscoreale San Geminiano. Superato San Geminiano, non dopo esserci abbeverati alla fresca Fonte ivi ubicata, abbiamo proseguito su carraia, molto bagnata per le piogge della notte, in direzione Passo delle Radici. Qui abbiamo constatato come ancora l’albergo bar ristorante Lunardi tradizionale punto di ristoro posto su questo passo sia desolatamente chiuso. Dal Passo delle radici siamo poi saliti al passo di Lagadello, per scollinare poi a San Pellegrino in Alpe, ove abbiamo gustato un meritato caffè.
Da San Pellegrino abbiamo imboccato con un primo tratto a spinta, il sentiero così detto del diavolo che ci ha fatto giungere non senza poca fatica in prossimità della Cappelletta, edificata in corrispondenza del punto ove la tradizione narra che i pellegrini provenienti da San Pellegrino gettassero i Grossi Massi che si erano caricati sulle spalle in espiazione dei loro peccati. Abbiamo proseguito quindi sulla bella forestale che però rispetto a giri precedenti era veramente estremamente bagnata e quindi anche scivolosa, per cui abbiamo dovuto moderare la velocità e guidare la bici con prudenza.
Dopo alcuni chilometri di prevalente discesa, dopo aver ignorato il video sulla destra per il rifugio Burigone, abbiamo imboccato a destra in salita La Carraia che ci avrebbe condotto al Passo della Bassa del Saltello. Qui abbiamo proseguito sulla forestale per il rifugio Vetricia, sempre in prevalente discesa, per poi prendere dopo poco meno di 3 Km, sulla nostra sinistra una carraia molto sconnessa e sassosa che ci ha costretto ad un impegno non indifferente con i rapporti più agili. Ormai in prossimità del Passo cosiddetto del Colle delle Vacche siamo dovuti però scendere dalla bicicletta in quanto la pendenza ed i grossi sassi presenti sulla carraia impedivano la pedalata anche ai bikers più forti.
Dal Colle delle vacche abbiamo imboccato in direzione nord il sentiero 551,sbucando in una Conca Erbosa posta proprio al di sotto della rocciosa parete della cima di Romecchio. alternando diversi tratti ben pedalabili, anche se con attenzione ed abbastanza tecnici, ad alcuni pezzi a piedi per la presenza di rocce di volume eccessivo, abbiamo poi costeggiato il lago interrato di Crocette posto poco al di sotto di 1500 m. il sentiero 551 ha poi proseguito con alcune contropendenze e con un ultimo tratto veramente impedalabile per la sconnessione del fondo fino ad incrociare il sentiero 649 e successivamente il sentiero 643, che abbiamo imboccato svoltando a sinistra in discesa. Proseguendo sempre sulla traccia principale e al più evidente bivio successivo proseguendo oltre una sbarra metallica aperta in leggera salita costeggiando sempre la destra idrografica del Rio fontanacce, siamo poi scesi svoltando nuovamente a sinistra con alcuni tornanti a raggiungere il Rio stesso. Lo abbiamo guadato in corrispondenza di una briglia in cemento non senza poche difficoltà e seguendone il corso su larga mulattiera sempre in direzione nord siamo così giunti alla località di Ponte Sant’Anna.
Qui abbiamo svoltato a sinistra sulla strada statale del Passo delle Radici per raggiungere Sant’Anna Pelago, ove abbiamo abbandonato tre compagni di viaggio, che dovevano rientrare prima e ci siamo fermati a pranzare presso il ristorante Guerri. Ottimo servizio e ottimo rapporto qualità prezzo, con grande cortesia di proprietari e personale. Ripartiti, abbiamo attraversato la piazzetta antistante il ristorante in direzione ovest (Fontana )e dopo circa 100 metri di statale abbiamo svoltato a destra su una piccola stradicciola asfaltata che per un primo tratto con pendenze relativamente contenute ha costeggiato un piccolo rio. Seguendo sempre la strada principale in una salita che si è fatta via via più intensa e con splendidi panorami su tutto l’ arco dell’ appenino modenese, abbiamo così raggiunto la strada comunale proveniente da Sant’Andrea Pelago. Qui abbiamo svoltato a sinistra e proseguendo su tratto semipianeggiante per circa poco più di un chilometro, in prossimità di una curva a sinistra ove da destra si immette la carraia corrispondente alla vecchia via Vandelli, da noi percorsa già diverse volte, abbiamo svoltato a destra in decisa discesa su piccolo Stradello asfaltato in direzione fondovalle del torrente Dragone.
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