Un divertente itinerario invernale praticabile su ciclabili, stradine poco trafficate minori
SAN POLO. CICLABILE DEL CANALE D’ ENZA CEREZZOLA. TRINITA’ ALBARETO RONCAGLIO BORZANO CROGNOLO COMPIANO DI CIANO CEDOGNO SCORCORO BAZZANO CORTICONE CASE NOTARI TRAVERSETOLO GUARDASONE SAN POLO
Max elevation: 589 m
Min elevation: 144 m
La partenza è avvenuta da San Polo. Lasciata l’ auto in via Naborre Campanini, che si imbocca immediatamente a lato, sulla sinistra, della rotonda alla quale termina la nuova tangenziale di San Polo, siamo scesi ad imboccare la ciclabile del canale d’Enza, che poi abbiamo percorso fino al suo termine. Qui siamo risaliti sulla strada provinciale per Vetto e rapidamente abbiamo raggiunto il bivio per Trinità. Siamo così rapidamente risaliti a raggiungere quella località e, oltrepassato il paese raggiunto un quadrivio, abbiamo svoltato sulla destra in leggera discesa in direzione di Albareto, caratteristico Borgo con due case Torre. Superato Albareto dapprima in discesa e poi con breve risalita abbiamo raggiunto la chiesa di Roncaglio, il cui campanile era già ben visibile dalla località precedente. A Roncaglio abbiamo svoltato dapprima sulla sinistra in direzione Cadrazzole, per poi svoltare Immediatamente dopo a destra e, dopo avere superato una caratteristica casa Torre del Borgo di Solara, raggiungere dopo 3 km di una divertente e riposante stradina semipiana, l’abitato di Borzano di Ciano, in prossimità del suo cimitero. Qui abbiamo svoltato a dx. in discesa e, dopo avere superato la chiesa del paese, abbiamo imboccato sulla sinistra un’altra piccola stradicciola asfaltata con indicazioni agriturismo di Crognolo.
Superato l’agriturismo, lo stradello è diventato ghiaiato ed in breve ci ha fatto raggiungere la piccola strada di comunicazione tra Roncovetro e il Mulino di Chichino, località che abbiamo raggiunto girando a destra in discesa. Altri 3 km semipiani lungo il corso del Tassobbio per raggiungere poi in prossimità del ponte su questo torrente, le case di Compiano di Ciano. Abbiamo svoltato a destra sulla provinciale e così rapidamente abbiamo raggiunto il ponte sull’Enza, attraversato il quale siamo saliti a raggiungere le case di Cedogno, Il paese dei lucchetti, così detto in quanto ospita il museo di questi utensili. A cedogno, in prossimità della chiesa abbiamo girato a destra attraversando così il centro del paese di recente sottoposto a un bel restauro. in questa maniera abbiamo raggiunto la strada comunale che sale in direzione di Scorcoro e Bazzano. Superato poi l’abitato di Bazzano, non senza una visita alla bellissima Pieve romanica che lì è situata,abbiamo raggiunto il sobborgo di Corticone e, dopo averlo superato, abbiamo girato a destra in leggera salita imboccando una piccola Stradella che ci ha fatto raggiungere il crinale spartiacque tra la valle del Torrente Enza e la valle del suo affluente Termina di Castione, sulla quale si affaccia l’abitato di Bazzano. Abbiamo quindi percorso tutto questo crinale sulla strada che una volta bianca è stata poi asfaltata e lasciata un po’ andare in malora, piena di buche è completamente dissestata, ma comunque adatta alle nostre mountain bike o anche a una bicicletta ibrida. Raggiunta una selletta sulla quale poco prima è situato un punto di ristoro con fontanella, abbiamo abbandonato il crinale sul quale proseguiva una carrareccia poco praticabile in periodi fangosi per proseguire girando a sinistra in discesa in direzione del fondovalle Termina, che rapidamente abbiamo raggiunto. Qui abbiamo svoltato a destra sulla strada provinciale in direzione di Traversetolo.
Avremmo voluto svoltare a destra poco prima dell’abitato di Traversetolo,svoltando su via Strombellini,per raggiungere così località Guardasone, posta sull’omonimo Colle e da lì scollinare in direzione del’ Enza, ma il ponte era chiuso per lavori e così abbiamo dovuto proseguire e raggiungere Traversetolo. Qui però in corrispondenza degli impianti sportivi abbiamo svoltato a destra in direzione del Torrente Termina ed imboccata la ciclabile che aggira gli impianti, sul ponticello ciclopedonale abbiamo superato il torrente. Dopo avere girato a sinistra ancora in direzione della strada provinciale, costeggiando un capannone di recente ristrutturato, abbiamo raggiunto l’imbocco della strada principale di accesso per la località Guardasone, ed imboccandola rapidamente lo abbiamo raggiunto. Qui abbiamo girato a sinistra in direzione del Castello ad imboccare lo Stradello che, molto ripido, scende in direzione del’ Enza, in corrispondenza di un frantoio. Raggiunta nuovamente la strada provinciale di collegamento tra le due province, abbiamo superato il torrente Enza sul ponte e, una volta in territorio reggiano, abbiamo imboccato nuovamente la pista ciclopedonale raggiungendo così rapidamente il punto ove avevamo parcheggiata l’auto.