Max elevation: 1558 m
Min elevation: 559 m
Intorno al Monte penna, situato ai confini tra le province di Parma e Genova si snoda una serie di bellissime forestali che sono percorribili in qualsiasi stagione, fatto salvo per i periodi nelle quali il manto nevoso è particolarmente abbondante. Si sconfina in quello che è il magnifico parco naturale regionale dell’ Aveto e lungo il percorso si possono trovare numerosi rifugi, che frequentemente sono aperti anche nei weekend del periodo invernale.
Posta la macchina a Santa Maria del Taro si sale per piccola stradina asfaltata a raggiungere il nucleo rurale di Casoni da dove si abbandona l’asfalto e attraverso una bella strada forestale di recente costruzione si raggiunge così il passo di Ghiffi, raggiungibile anche dal Passo del Bocco. Dal passo di Ghiffi in discesa per asfalto ci siamo fiondati a raggiungere la località di Prato opralacroce, da dove con evidenti indicazioni si può imboccare la strada prima asfaltata e successivamente ghiaiata che ci porterà al rifugio Pratomollo con tratti di salita assai impegnativi e con dislivello complessivo che da Pratosopralacroce al rifugio è di circa 1000 metri in 10 km. Dopo una breve sosta ristoratrice al rifugio che abbiamo trovato aperto anche nonostante il periodo invenale seppure perinatalizio.Poco prima del Rifugio sulla sinistra si trova la forestale piuttosto dissestata che conduce al Passo della Spingarda. Superato il passo, da dove parte il Sentiero per raggiungere la cima del Monte Aiona che stiamo circumnavigando, scendiamo sempre per forestale a raggiungere un punto nel quale, in prossimità di un capanno la stradicciola vira decisamente a destra e ci consente così di raggiungere con alcuni su e giù anche piuttosto faticosi la forestale che dal rifugio Casermette del penna ci permette di raggiungere il passo dell’Incisa. Da questo passo sempre per bella forestale dopo avere raggiunto le sorgenti del Taro, contrassegnate da una chiara indicazione in pannello di legno, poco prima di raggiungere il rifugio Faggio dei Tre Comuni, frequentemente chiuso, troviamo sulla nostra destra in prossimità di un tornante a sinistra una forestale, attraverso la quale raggiungiamo Il lago del Taro. punto Da lì per asfalto il rientro a Santa Maria del Taro.
