Il torrente Tassobbio è uno dei principali affluenti della dx. idrografica del torrente Enza, il Tresinaro è un affluente della sn. idrografica del fiume Secchia. L’ anello fatto percorre belle e ben pedalabili carraie che portano dall’ una all’ altra Valle con il picco del giro posto sopra l’ abitato di Marola, sul monte del Seminario, il Borello
CASINA MIGLIARA BELEO GOMBIO RONCROFFIO FOLA DI FELINA FELINA AMATA LA SVOLTA MAROLA MONTE BORELLO BRANCIGLIA RIO FONTANELLE ANZAGNA GIANDETO CA BONINI CIPIOLLA CASINA
Km 36 dislivello 1100 m.
Max elevation: 816 m
Min elevation: 473 m
Posta l’auto nel parcheggio del supermercato Ecu di casina posizionato in vicinanza dell’uscita dalla statale 63, Abbiamo imboccato la strada per Migliara Leguigno, per svoltare poi immediatamente a destra in ripida salita per via Gramsci. In prossimità della penultima casa della via ( caratterizzata dalla presenza di diversi cani legati), in corrispondenza di una piccola maestà abbiamo deviato a destra tagliando sul prato per raggiungere così una Carraia che procede a destra e dopo avere superato un tornante ripido a sinistra, al bivio successivo, abbiamo abbandonato i segnavia bianco Rossi che porterebbero in cima al cosiddetto molte di Migliara per proseguire in leggera discesa sulla destra su una divertente Carraia di servizio agac che ci ha fatto raggiungere località Valpegola. Qui abbiamo svoltato in discesa su asfalto per ritornare sulla strada comunale per Leguigno, sulla quale abbiamo svoltato a destra. ( superato il caseificio, al bivio successivo sulla sinistra( indicazioni beleo) abbiamo svoltato e ci siamo diretti verso questa località.
Abbiamo proseguito attraversando le poche case del paese, al termine delle quali abbiamo imboccato in forte discesa lo Stradello ghiaiato che conduce all’oratorio degli Alpini di Beleo, meritevole di una visita. Dopo avere visitato l’oratorio, siamo ritornati sui nostri passi per imboccare un abbozzo di carraia piuttosto inerbata in leggera discesa posizionata sulla destra dello Stradello ghiaiato. La mulattiera piuttosto rovinata ci ha consentito di ritornare sulla strada comunale Beleo Roncroffio. Qui abbiamo svoltato in salita a destra e raggiunte alcune case abbiamo tenuto la sinistra transitando in discesa su ampia strada ghiaiata che ci ha fatto raggiungere la Località Mulino di Beleo. Superato il mulino abbiamo proseguito su asfalto piuttosto dissestato ed in questo modo abbiamo raggiunto la strada provinciale Trinità Felina poco a monte dell’abitato di Gombio.
Qui abbiamo svoltato a sinistra in leggera salita in direzione Felina. Superata una curva sulla destra abbiamo svoltato a sinistra in corrispondenza di un manufatto dell’Acquedotto su Carraia che nel primo tratto è risultata piuttosto rovinata, con ampi solchi e con alcuni tronchi che ci hanno costretto a posare il piede per terra per superarli. Terminato il tratto più duro di salita la Carraia è diventata più agevole e ci ha rapidamente consentito di giungere nuovamente sulla strada provinciale in corrispondenza del fontanino di Soraggio, dal quale abbiamo attinto acqua fresca. Abbiamo proseguito sul sentiero bianco rosso ( via dei Sentieri Partigiani) e tenendo sempre la direzione principale con divertenti su e giù e dopo avere transitato a fianco di diversi metati siamo giunti in prossimità dell’abitato di Roncroffio. Qui abbiamo proseguito girando a destra in ripida salita e, dopo avere lasciato sulla nostra sinistra una stalla, ci siamo diretti verso le case di Roncroffio Monte. Dopo avere transitato in mezzo alle case, al termine dell’abitato abbiamo proseguito su carraia, il cui decorso era parallelo e sovrastante alla strada comunale per Felina. Giunti in prossimità di alcune case, abbiamo evitato le deviazioni sulla sinistra che ci avrebbero fatto ritornare sulla strada comunale ed abbiamo proseguito sempre sulla carraia principale che girava a destra per giungere così a transitare sulla strada provinciale Trinità Felina in corrispondenza di una maestà.
A fianco della Maestà si diparte qui un’altra Carraia, assai divertente, caratterizzata da diversi su e giù che ci ha consentito di raggiungere la località Fola di Felina, splendida balconata su tutto l’Appennino. Superate su asfalto le case del borgo, dopo avere iniziato la discesa, anziché proseguire a destra sullo Stradello asfaltato, abbiamo imboccato di fronte a noi un’ampia mulattiera che abbiamo seguito, girando a sinistra al primo bivio e a destra al secondo per raggiungere così nuovamente la strada provinciale Trinità Felina in adiacenza del Borgo di Fariolo. Abbiamo proseguito qui svoltando a destra in direzione di felina, ma ormai in prossimità delle case di Fariolo, abbiamo svoltato ad angolo acuto a sinistra in direzione di felina amata. superati i primi due tornanti, ormai in prossimità dell’abitato di Felina Amata, in corrispondenza di una vasca, abbiamo svoltato a sinistra ad angolo acuto in ripida salita su carraia contrassegnato dai segnavia Bianchi Rossi. Seguendo questo sentiero siamo sbucati su un ampio Prato, attraversato il quale in ripida salita siamo nuovamente pervenuti ad un’ampia mulattiera che abbiamo imboccato girando a destra.
Con questa, dopo alcuni su e giù, siamo giunti ad una specie di passo, ove abbiamo intercettato una più ampia strada ghiaiata. Qui abbiamo girato a sinistra, ma dopo poche centinaia di metri abbiamo svoltato a destra su traccia di mulattiera un po’ dissestata all’inizio. La mulattiera, assai divertente, caratterizzata da discese piuttosto veloci, ci ha consentito di raggiungere località La Svolta di Marola. Li abbiamo nuovamente intercettato l’asfalto e dobbiamo cominciato a salire in direzione di Marola. ma circa a metà della salita abbiamo imboccato a destra in leggera discesa una carraia che ha costeggiato la rete di una proprietà privata fino a giungere a superare un piccolo ruscello secco, superato il quale abbiamo proseguito su traccia di sentiero fino a raggiungere la strada di collegamento tra il Borgo di Marola ed il Seminario, in corrispondenza del campo sportivo. Qui noi abbiamo fatto una deviazione per andare un attimo al bar, ma successivamente abbiamo ripreso la medesima strada girando a destra per raggiungere il seminario. Superato il seminario abbiamo proseguito in direzione del Monte Borello che abbiamo raggiunto,seguendo le indicazioni e le varie stazioni in pietra della Via Crucis che vi sono state impiantate. Raggiunta la maestà in cima al Borello abbiamo proseguito su traccia singletrack in discesa fino a raggiungere il quadrivio al quale abbiamo tenuto la salita dritta davanti a noi per raggiungere il monte Portola.
La carraia, ormai in prossimità della cima del monte, ha girato sulla sinistra ed ha cominciato a scendere fino a farci intercettare dopo un tratto assai divertente la mulattiera che proviene dal campo sportivo di Marola e che, imboccata sulla destra, ci ha consentito di raggiungere la località Branciglia. Qui abbiamo attraversato la strada e ritornando in direzione Castelnuovo Abbiamo imboccato un’ampia carraia polverosa a sinistra in discesa e, tenendo dapprima la sinistra e poi la destra abbiamo cominciato a costeggiare il Rio Fontanelle fino a raggiungere la strada comunale Branciglia Pantano. Li abbiamo tenuto la sinistra in salita fino a raggiungere la località di Anzagna. Abbiamo svoltato a destra entrando nel Piccolo Borgo e abbiamo proseguito su mulattiera fino a raggiungere un bivio al quale abbiamo trovato sulla sinistra in discesa una Carraia sconnessa poco invitante che tuttavia abbiamo dovuto prendere. In effetti ci siamo accorti che ormai probabilmente da molto tempo questa Carraia è in disuso, in quanto il primo tratto è veramente molto difficoltoso per un ampio e diffuso pietrisco e successivamente alcuni tronchi ne ostruiscono il passaggio. Per questo motivo arrivati ai tronchi abbiamo deviato sul prato laterale e attraverso questo abbiamo raggiunto lo Stradello ghiaiato che circonda la località di Croveglia.
Su questo Stradello abbiamo tenuto la sinistra per raggiungere la chiesa di Giandeto. Raggiunta la strada di accesso della chiesa l’abbiamo attraversata e abbiamo proseguito su sentiero caratterizzato dai segnavia bianco Rossi fino a raggiungere la località Case Bonini, da tenere presente anche per la presenza di una fontana. Qui abbiamo girato a sinistra in ripida salita con tratti anche fino al 20%, per fortuna brevi e abbiamo raggiunto nuovamente la strada comunale di collegamento tra Giandeto e La Strada. Superato il bivio per la località ca’ di Pisa, ignorato un primo bivio, abbiamo tenuto la sinistra al secondo bivio,indicazione Cipiolla. Raggiunte le poche case di Cipiolla, abbiamo proseguito tirando dritto dapprima su Stradello ghiaiato e successivamente su mulattiera, tramite la quale abbiamo raggiunto l’asfalto e successivamente la strada provinciale Casina San Giovanni di Querciola e da lì rapidamente il nostro punto di partenza.
https://studio.youtube.com/video/h9fUmQzizww/edit