La vera pratica della mountain Bike è un mix di desiderio di avventura, voglia di scoprire luoghi nuovi e di vivere una esperienza in mezzo alla natura . A differenza dell’ escursionismo a piedi la mountain bike consente nel medesimo lasso di tempo di percorrere un numero maggiore di kilometri anche perché se la fatica è tanta in alcuni strappi duri, il tutto viene opportunamente mitigato da appaganti divertenti discese nelle quali è richiesta soltanto oltre ad una buona tecnica anche la opportuna dose di prudenza. Il giro che ci porterà sulla cima della pietra è un giro che unisce il fascino della pedalata in montagna alla necessità di percorrere alcuni tratti anche discretamente ripidi a piedi o con la bici in spalla. Si tratta quindi di un giro adatto a chi ama l’ escursionismo in generale. La cima della pietra poi, una volta raggiunta ci riserva un panorama mozzafiato che spazia a 360° dalle Alpi alle … le piramidi che in questo caso sono le cime del crinale appenninico in toto con le quali ben presto impareremo a darci del Tu. Il giro è breve , ma per i tratti di bici a spinta e per alcune discese che presentano difficoltà tecniche per il fondo e la pendenza viene considerato di difficoltà medio alta.
Max elevation: 1029 m
Min elevation: 670 m
Dal parcheggio adiacente al campo di Atletica ed alla Piscina (Onda della Pietra) saliamo per via Fratelli Cervi alla rotonda. Giunti alla rotonda la attraversiamo e ci immettiamo in ripida salita su via Verdi per prendere poi successivamente sempre in salita via Comici. In corrispondenza di una semicurva a sn. imboccheremo sulla nostra dx. una ampia carrareccia caratterizzata da segnavia bianco rossi ( sentiero 697A) (km. 1) . In breve raggiungiamo così la borgatella di Case Pavoni e da li per asfalto raggiungiamo la strada comunale per l’ Eremo in corrispondenza di un tornante. La imbocchiamo in salita in direzione dell’ Eremo svoltando a sn. . Risaliamo verso l’ eremo per poco più di 1 km. per imboccare poi sulla sn. in salita uno stradello asfaltato ( Km. 2.3 – cartello divieto di transito – segnavia biancorossi indicazione Piazzale Dante – Pietra sentiero n° 697°) . Al termine del breve tratto asfaltano ignoriamo la più ampia mulattiera che svolta a sn. (sbarra) per proseguire diritti in salita un divertente sentiero che in alcuni tratti ci costringerà a mettere il piede a terra e che a circa metà del tragitto ci suggerisce una breve sosta in corrispondenza di una bella maestà. Ci immettiamo così sul sentiero che dal Rifugio della Pietra che rimane sulla nostra dx. conduce verso la vetta della Pietra. Da questo momento in poi, fino al pianoro sommitale sono ben pochi i tratti ove potremo salire in sella ed i particolare l’ ultimo tratto a spinta metterà a dura prova la nostra tenuta fisica. Arrivati dopo il tratto più ripido al pianoro sommitale abbandoniamo i segnavia biancorossi per girare a dx. su tratta di mulattiera che , in breve , quasi tutto in sella, ci permetterà di raggiungere l’ altare in Pietra della Vetta , ove il nostro sguardo spazierà a 360° e sarà quindi d’obbligo una cospicua sosta (km. 3.7 mt. 1000) . Per scendere imbocchiamo una traccia di carraia che dalla sommità si snoda in direzione nord a sn. dell’ altare di pietra e ci riporta sul sentiero 697 anello della Pietra che imbocchiamo girando a dx. Seguendo sempre i segnavia bianco rossi e la carraia principale superiamo una sbarra in corrispondenza di un rudere e continuiamo a scendere (sentiero 697) a intercettare poco dopo il Sentiero Spallanzani sul quale terremo la dx. per raggiungere dopo breve impegnativa risalita ( tratto sassoso) una costruzione in legno che sorprendentemente scopriremo essere una trappola per la cattura di cinghiali. Di qui in vertiginosa, ma divertente discesa in poche pedalate saremo a Fontana Cornia (Fontana) (km.6.2) Qui prendiamo in salita su asfalto dissestato la via che prende inizio sulla sn. della fonte e sale verso la Pietra. Raggiungiamo così una casa in bella posizione panoramica e dopo averla superata riprendiamo in salita ( tratto sassoso) la carraia corrispondente al sentiero 697 in direzione sud est . Questa costeggia alcune edicole della via crucis e sempre pedalabile ci porta al rifugio San Benedetto (km. 7.7 mt. 870 ). Qui prendiamo a sn. in discesa indicazione Ginepreto Sentiero Spallanzani , ma non appena la carrareccia si affaccia sul grande prato invece di proseguire diritti svoltiamo a dx. costeggiando la riva del bosco (c’è anche l’ indicazione segnaletica in bianco rosso poco prima dell’ inizio del prato sulla dx., ma conviene costeggiare il prato in quanto il primo tratto di sentiero nel bosco è poco pedalabile). Ci immettiamo così al termine del prato sul sentiero 698 che , ben pedalabile ci porta in breve in località Carnola ( fonte al centro del paese) (km. 8.8 mt. 750). Svoltiamo a dx. in direzione Castelnuovo Monti e dopo poche centinaia di mt. prendiamo uno stradello asfaltato sulla sn. che dopo avere costeggiato una casa (sulla sn.) diventa ben presto sterrato e ci conduce con discreta pendenza e con ultimo tratto di asfalto in località Bellaria (km. 10.1 mt. 685). Svoltiamo a dx. e ritorniamo così pedalando in scioltezza a Castelnuovo Monti ( via Matilde di Canossa). Costeggiamo il plesso scolastico e raggiungiamo così via Bagnoli . Due rotonde in direzione Reggio E. ed in breve ritorniamo al punto di partenza. ( Km. 12.5 )