Max elevation: 521 m
Min elevation: 55 m
Secondo giretto con temperatura perfetta. Si cerca come sempre di evitare il più possibile le strade principali e se si può, di percorrere carraie fin dalle immediate vicinanze della città. Partenza da Reggio e poi via Settembrini. Superato però l’incrocio con via Casello Veneri, ove è stata recentemente posizionata una rotonda, abbiamo girato a destra su via Sassi e subito dopo aver affrontato una prima curva a destra e una breve discesa, abbiamo girato a sinistra ad imboccare una carraia inerbata che segue un’area recintata. In questa maniera offroad abbiamo raggiunto via Monterampino, ove abbiamo girato a sinistra in direzione dell’ agriturismo La Razza. Superato l’agriturismo abbiamo proceduto sullo Stradello ghiaiato in direzione vecchio ospedale di Albinea. Giunti però circa a metà strada, con lo Stradello ormai diventato asfaltato, in corrispondenza di un edificio, abbiamo imboccato a sinistra una traccia dapprima singletrack e poi più ampia carraia che ci ha portato a transitare sulla strada asfaltata a fondo cieco (prosegue solamente con la ciclabile) e su questa abbiamo svoltato a destra in direzione Albinea. Poco prima però di intercettare l’intersezione tra via Papa Giovanni e via Grandi, appena prima della recinzione di una villa, abbiamo svoltato a sinistra su traccia di carraia inerbata, che ben presto si è trasformata in singletrack a costeggiare Il torrente Lavezza per poi guadarlo( era però completamente secco ) e proseguire sulla destra costeggiando la recinzione di una fattoria, per poi transitare sullo Stradello ghiaiato di accesso alla villa stessa che, imboccato svoltando a sinistra ci ha fatto ritornare su via Roncosano, non senza lo stupore dell’incontro con un branco di daini.
Svoltato a sinistra su via Roncosano, dopo circa 500 m abbiamo svoltato nuovamente a sinistra su diramazione della stessa via a fondo cieco. Giunti in prossimità di una villa ( attenzione cani), anziché proseguire sullo Stradello che finirebbe all’interno della villa stessa, abbiamo proseguito diritti in discesa per carraia fortemente inerbata che ci ha condotto a guadare, questa volta con un poco d’acqua ,Il torrente Groppo, per poi risalire e, aggirato un altro casolare, procedere su stradello ghiaiato a raggiungere via Scaruffi in corrispondenza di un piccolo nucleo rurale. Su via Scaruffi in leggera salita siamo poi sbucati sulla strada asfaltata pedecollinare Albinea Scandiano. L’abbiamo attraversata e attraverso una traccia di sentiero siamo sbucati sulla ciclabile che collega Albinea a Borzano. Abbiamo svoltato a sinistra procedendo in direzione Borzano, ma, arrivati al bivio per la Madonna dell’Uliveto, abbiamo svoltato a destra, per poi svoltare nuovamente a sinistra al primo bivio e transitare così su via Filippo Re. La salita si è fatta impegnativa e, poco prima che questa via si interrompesse chiusa da cancello, abbiamo svoltato sul pendio assai ripido verso sinistra, per poi transitare a fianco di alcune ville su stradello ghiaiato che ha attenuato la sua pendenza, in direzione sud. Dopo che lo stradello era diventato asfaltato siamo giunti ad un bivio in località “Il Casone”. Svoltando a sinistra in discesa saremmo ritornati sulla pedecollinare transitando attraverso il nucleo Rurale di “La Valle”. Noi invece abbiamo aggirato Il casolare e su traccia appena accennata ci siamo inerpicati con pendente veramente impegnative fino a raggiungere una spianata che incombe su località ca’ del Monte, visibile in basso sulla nostra sinistra, e transitare a fianco del bivio per il cosiddetto “bosco del silenzio”.
Proseguendo sulla medesima traccia siamo così giunti dopo un altro ripido strappo in località “Ca speranza”. Qui siamo sbucati sulla forestale principale per ca’ del vento. Poche pedalate in direzione sud e siamo transitati in località Giareto. Abbiamo proseguito quindi sulla forestale principale sempre in direzione sud ca’ del vento per andare ad imboccare poco prima del cancello di accesso alla villa della sommità, il singletrack, piuttosto rovinato, ma vista la recente assenza di piogge, discretamente transitabile, che ci ha condotto a ca’ Bertacchi. Qui, attraversata la strada provinciale, siamo saliti su via ca’ Bertacchi, per girare immediatamente dopo a sinistra in via Monte Cervino. Al termine della via abbiamo imboccato la carraia che attraversa un prato e dopo questo, si biforca in due tracce. Abbiamo svoltato a destra in salita, transitando a fianco di una villa, per poi andare ad intercettare, dopo un tratto piano, la carraia che proviene da località cortevedola sulla nostra sinistra. L’abbiamo imboccata girando a destra in discesa e siamo così giunti ad intercettare la strada asfaltata in prossimità della località Casola di Querciola. Abbiamo girato a sinistra e Immediatamente dopo il bivio a destra per transitare a fianco dell’aria transennata dei vulcanetti e raggiungere così la piazzetta ed il nucleo rurale di Casola di Querciola. Qui abbiamo proseguito lungo la strada comunale che condurrebbe al nucleo di Monchio e successivamente a La Vecchia, ma ad un primo bivio sulla destra circa 800 metri dopo il Borgo di Casola, abbiamo girato a destra in salita su strada ghiaiata che ci ha condotto a transitare verso il colle di Ca del lupo. Raggiunto il cancello che chiude l’area tramite carraia laterale abbiamo girato a destra a raggiungere un secondo cancello che delimita la proprietà dell’area, che appartiene al gruppo Ferrarini. Siamo andati successivamente ad intercettare la carraia che sale da Vezzano, molto divertente da percorrere in discesa, attraverso la quale siamo giunti a Vezzano in prossimità del ponte sul Crostolo che conduce al centro del paese. Qui abbiamo imboccato il divertente single track che costeggiando il Crostolo sulla sua dx. idrografica raggiunge un bivio. Qui evitando il guado del Crostolo abbiamo tenuto al dx. e siamo risaliti sulla stradicciola asfaltata di Vendina in prossimità del ponticello sul rio. Da lì siamo giunti ad intersecare la strada provinciale pedecollinare all’ altezza dell’ area industriale di Puianello. Il ritorno a Reggio a quale punto è avvenuto atraversando su strada chiusa al traffico veicolare i terreni delle aziende agricole di Ferrarini ( vis Crostolo, via Romesino via Rivaltella via Buracchione via Moliere).
CHILOMETRI 42
DISLIVELLO 680 MT